Sono altresì dette percezioni extrasensoriali o ESP e sono riferibili a ogni ipotetica percezione che non possa essere attribuita ai cinque sensi. L’uso di questo termine sottintende una ipotetica esistenza di canali di informazione estranei e sconosciuti alla scienza e, infatti, gran parte degli studi al riguardo si muovono al di fuori del metodo scientifico, riguardando la parapsicologia.
La percezione extrasensoriale a volte nel gergo comune viene anche definita sesto senso.
Noi tutti conosciamo lo splendido film. Ma molte altre pellicole cinematografiche e serie tv hanno come base le facoltà extrasensoriali, la capacità di prevedere il futuro, di leggere nella mente, di trasmettere il pensiero e di vedere e sentire cose che ai più non è permesso.
Da sempre l’uomo, tentando di superare i propri limiti e affamato di conoscenza ha cercato di scoprire come tali facoltà fossero attribuite, se fossero o meno attendibili ed eventualmente come replicarle. Ad oggi a parte numerosi studi scientifici contrastanti, non si sa molto di più. E appunto per questo noi tutti ne siamo affascinati.
Le percezioni extrasensoriali possono essere principalmente di tre tipi:
- capacità di prevedere il futuro(precognizione)
- capacità di percepire visivamente cose non visibili naturalmente (chiaroveggenza)
- capacità di comunicare con il pensiero(telepatia)
Il campo di studio delle percezioni extrasensoriali è chiamato parapsicologia. La persona che si ritiene possieda tali facoltà è detta sensitivo (anche paragnosta, soprattutto se collegato alla retrocognizione; medium se invece afferma di comunicare con entità spirituali, quali ad esempio i defunti).
Il dibattito sull’esistenza o meno delle percezioni extrasensoriali è molto acceso. Da un lato i sostenitori dell’esistenza di questi fenomeni portano a sostegno delle loro tesi alcune ricerche, dall’altro vengono sollevati dubbi significativi sulla validità metodologica di questi studi.
Più in particolare se da un lato i parapsicologi affermano che taluni esperimenti mostrerebbero prove dell’esistenza delle percezioni extrasensoriali, dall’altro la comunità scientifica contesta questi esperimenti gravemente carenti di rigoroso metodo scientifico.
La precognizione (capacità di prevedere il futuro)
L’individuo in possesso di tale ipotetica capacità, sarebbe in grado di acquisire conoscenze di eventi prima che accadano e di luoghi od oggetti situati in un futuro più o meno lontano.
Dal punto di vista scientifico non esistono studi in grado di dimostrare l’esistenza di tale facoltà, che si fa rientrare nel campo della pseudoscienza assieme alle altre ipotetiche facoltà paranormali.
Da un punto di vista teologico la prescienza è la conoscenza che ha Dio degli eventi a venire.
La chiaroveggenza
La chiaroveggenza è la capacità di conoscere eventi, luoghi o oggetti, che possono essere lontani (nel tempo o nello spazio) oppure nascosti, attraverso una percezione extrasensoriale. Chi ne è dotato è chiamato chiaroveggente.
La credenza che esistano fenomeni di chiaroveggenza esiste da sempre in tutte le culture, ed è stata costantemente documentata. Anticamente si trattava di qualità che facevano di una persona un profeta, come nel caso di Giovanni apostolo, o dello stesso Gesù Cristo secondo alcuni episodi del Vangelo quali l’incontro con la samaritana.
L’acquisizione della capacità di percepire la trama nascosta dietro la realtà visibile era inoltre attribuita alla pietra filosofale, tramite sua previa ingestione, nella cui realizzazione consisteva perciò l’obiettivo primario degli alchimisti.
In Occidente, ad acquisire grande notorietà come chiaroveggente fu Nostradamus, nel 1555.
Alcuni parapsicologi ritengono che chiaroveggenza, telepatia e precognizione siano manifestazioni diverse di uno stesso fenomeno; queste percezioni extrasensoriali possono essere pseudosensi, ed in tale veste sono studiati nel campo della psichiatria come fenomeni deliranti nel disturbo schizotipico di personalità e nelle allucinazioni, ma in tali casi evidentemente non si possono avere riscontri non casuali alle proprie percezioni allora meramente soggettive.
Possono esserci tre gradi della chiaroveggenza , elencati in ordine progressivo:
- immaginazione
- ispirazione
- intuizione
La telepatia
La telepatìa, conosciuta anche trasmissione del pensiero, è la capacità di comunicare con la mente, senza l’utilizzo di altri sensi o strumenti. Negli anni sono state condotte diverse sperimentazioni volte a dimostrare l’esistenza della telepatia. Se da un lato i parapsicologi affermano che dei risultati sono stati prodotti, dall’altro la comunità scientifica critica la stessa esistenza di tali risultati che sono da imputare a errori di metodo se non a vere e proprie frodi.
Vi elenchiamo due esperimenti degni di un libro di fantascienza che sono stati condotti realmente agli inizi degli anni sessanta.
- Una persona X viene portata in una camera di deprivazione sensoriale e monitorata con dei sensori in maniera tale da rilevare le onde cerebrali, la resistenza della pelle, il battito cardiaco, l’attività muscolare e le variazione del respiro. Una persona Y viene portata in un’altra camera uguale e viene sottoposta a piccole scariche elettriche casuali. Viene chiesto alla persona X di capire esattamente quando venivano somministrate le scosse alla persona Y.
Risultati: la persona X non ha saputo indovinare scientemente, ma secondo la misurazione dei tracciati i suoi valori cambiavano proprio quando veniva somministrata la scossa alla persona Y.
- Un secondo esperimento condotto negli anni settanta da uno scienziato americano, invece consisteva non nella deprivazione sensoriale della persona ma nell’isolamento sensoriale. Gli venivano applicate due mezze palline da ping pong sugli occhi e una cuffia che emetteva rumore di fondo sulle orecchie:In questo modo doveva cercare di recepire immagini o informazioni inviate da un’altra persona sita in una stanza attigua.
Risultati: come potete immaginare anche questo esperimento lasciò adito a molti dubbi, soprattutto per il fatto che non fosse stato applicato un protocollo scientifico rigoroso che potesse avallare le scoperte fatte.
Tentando di arrivare ad una conclusione possiamo affermare senza timori di smentita che le facoltà extrasensoriali possono esistere (così come non lo possono). Nessun fondamento scientifico a suo appoggio o a suo contro.
Rimandiamo a voi le considerazioni, come sempre d’altra parte.
Abbiamo soddisfatto la vostra “sete” di conoscenza? avete scoperto qualcosa in più in merito alle facoltà extrasensoriali? No? Avete ancora qualche domanda da fare? Ebbene, se avete dei dubbi volete approfondire o semplicemente confrontarvi sui segni che avete ricevuto, non esitate a chiamarci. I nostri consulenti sono sempre a vostra disposizione, h 24, 7 giorni su 7 chiamando il numero 899.11.80.34 oppure 899.50.77.54 o i numeri fissi 06.95.54.17.59 e 06.95.54.17.41 se volete chiamare con carta di credito o PayPal
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